giovedì 23 giugno 2016

Lectio magistralis del matematico Prof. Jacques Guenot :"Il concetto di infinito in matematica, filosofia e nell'arte

La presentazione di Amerigo Fiumara


L'infinito di Jacques Guenot



Jacques e Amerigo

Le foto dell'evento 

Quando c'era il PCI - Articoli e Foto

Tratto dal sito www.francavillaangitola.com
“Quando c’era il Pci”
Convegno a più voci al Sistema bibliotecario vibonese – 28 aprile 2006
 Presso il Sistema bibliotecario vibonese, ubicato a Palazzo Santa Chiara a Vibo Valentia, il  pomeriggio  del  28 aprile si è tenuto  il Convegno “Quando c’era il Pci - Protagonisti raccontano, dalla fondazione allo scioglimento”.
Il  convegno è stato  promosso ed organizzato da Amerigo Fiumara, con l’adesione del Comune di Francavilla Angitola, dell’Anpi, della Cgil, della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, della Fondazione Lelio e Lisli Basso Issoco, della Fondazione Berlinguer di Crotone e dell’Associazione Intersezioni Culturali di Vibo Valentia.
«L’assise – secondo il suo principale promotore Amerigo Fiumara - vuole essere una riflessione a più  voci, nonché un’occasione di dibattito, sulla storia del Pci e del suo posizionamento — ideologico e culturale  a livello nazionale ed internazionale, sui suoi rapporti col mondo cattolico e con la sinistra extraparlamentare, sulle sue idee rispetto ai temi del lavoro e della democrazia, sul suo rapporto con la Calabria».
I lavori sono stati  coordinati da Gilberto Floriani, direttore del S.B.V.    Dopo l’introduzione dell’ Ing. Amerigo Fiumara, e i saluti del sindaco di Francavilla Angitola, Antonella Bartucca, il convegno si è aperto con la relazione di Aldo Agosti, professore emerito di Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, dal  titolo  “Dieci tesi sul Pci: un’interpretazione storica”. Il PCI nacque per promuovere in Italia una rivoluzione analoga a quella avviata in Russia nell’ottobre 1917, ma il 1921 in Italia non era assolutamente il momento propizio per realizzarla. Rispetto agli altri partiti di opposizione al fascismo il PCI si distinse per il suo forte legame ad una organizzazione sovranazionale come l’Internazionale comunista. Con l’avvento della repubblica nel 1946 il processo di emancipazione e di legittimazione del PCI come movimento autenticamente democratico fu assai rallentato per i suoi forti legami con il PCUS. La svolta democratica, con il cosiddetto “eurocomunismo”, si realizzò quando Enrico Berlinguer divenne  segretario del PCI.
La seconda relazione “Pci e Urss: spunti di storia globale del comunismo” è stata svolta da Andrea Borelli, giovane ricercatore  e storico del socialismo.
Il prof. Michele De Luca, ricercatore, scrittore e saggista ha svolto la terza relazione “Pci sinistra extraparlamentare”.
 Esaurite le tre relazioni principali del convegno, sono iniziati gli interventi di testimonianza sviluppati specialmente sulle caratteristiche specifiche che il partito comunista ha avuto in Calabria nel secondo dopoguerra, dopo l’avvento della repubblica e la promulgazione della Carta costituzionale, promuovendo con il Ministro calabrese Fausto Gullo la riforma agraria, seguita dalle lotte contadine contro i latifondi (fatti di Melissa) e dal contrasto alle mafie e alla ndrangheta in tanti paesi della Calabria. 
 Learco Andalò,  già segretario del PSIUP  a Bologna ha sviluppato il tema  “ Dal PSIUP al PCI, (Atti del convegno nel 50° del PSIUP)”.
Giuseppe Corigliano, già sindaco di Rocca di Neto e presidente Fondazione “ E. Berlinguer” ha trattato  “Il PCI nel Crotonese”.
Giuseppe Cristofaro,  presidente della Fondazione  “Vincenzo Padula” di Acri ha svolto l’argomento  “Il PCI ed il mondo cattolico”. 
Franco Daniele   di Dinami   ha sviluppato  il tema  “Dal PCI a Rifondazione Comunista  – Il compagno Cossutta”.
Costantino Fittante,  già Sindaco di Sant’ Eufemia Lamezia e deputato del PCI  ha raccontato la sua personale testimonianza sulla nascita  della nuova Città  calabrese: “Il PCI e la fusione di Lamezia Terme”. 
Franca Fortunato,  un tempo Segretaria Federbraccianti e Segretaria Provinciale CGIL di Catanzaro, nonché madre del relatore Andrea Borelli, ha ricordato  con particolare passione la sua personale esperienza  di  “Donna nel PCI”.
L’ on. Giuseppe Lavorato, deputato del PCI e già Sindaco di Rosarno, ha sviluppato il tema   “Il PCI per il lavoro e la democrazia contro le mafie” .
Mario Paraboschi ha focalizzato il suo intervento sul tema:  “La struttura del PCI”
Il dott. Gino Ruperto, di Francavilla Angitola, da giovane studente nel Liceo “Fiorentino” di Nicastro aderì con entusiasmo al movimento comunista, che nel Lametino contava su esponenti molto qualificati, come il senatore Scarpino, i professori Francesco e Italo Reale, e Graziella Riga, futura deputata al Parlamento. Trasferitosi successivamente a Roma, Gino Ruperto ebbe modo di incontrare e di conoscere nella capitale tanti calabresi militanti nel PCI, che ha voluto ricordare nel suo intervento, giustamente intitolato “Comunisti calabresi a Roma”.
Gianni Speranza, già Sindaco di Lamezia Terme, nel suo intervento a braccio ha voluto ricordare un momento esaltante della sua militanza giovanile nel PCI, parlando di “ Ingrao ed il suo rapporto con la Calabria”.
Pasquale Zanfino, già Sindaco di Acri (1992-1998), ha rievocato le lotte politiche e sociali combattute ad Acri, il “cuore rosso” della Calabria, al seguito di colui di cui  è considerato erede, cioè del Sindaco Angelo ROCCO, e perciò il suo intervento ha avuto per titolo “Il PCI ad Acri – il Sindaco Rocco”.
Il convegno è stato trasmesso in diretta streaming a cura del sito www.francavillaangitola.com. di Giuseppe  Pungitore.
Una breve prolusione riassuntiva del prof. Aldo Agosti ha concluso i lavori.

La mattina del 29 aprile  gli ospiti, prof. Aldo Agosti e Dott.re Learco Andalò, hanno visitato la costa degli Dei  è nel pomeriggio presi dalla curiosità suscitata loro dal libro di Amerigo Fiumara, hanno voluto visitare la nostra Francavilla rimanendo affascinati  del paese in genere ed in particolare della zona dei “ruderi” medievali. Dove hanno voluto farsi una foto a ricordo di questa visita,  era presente la Dot./ssa Rosaria Campioni  sovraintendente  a i beni culturali oggi in pensione.