venerdì 25 aprile 2014

Un paese che costituiva ancora Comunità
Il pensiero di Luigi M. Lombardi Satriani

Caro Amerigo Fiumara
mi giunge particolarmente gradita la tua pubblicazione "IL P.S.I.U.P Francavilla prima e dopo ('50-79)" che descrive con estrema accuratezza le condizioni di vita e gli atteggiamenti di anni lontani, di cui il tempo ha dissolto via via i tratti e il tepore. Riporti nomi, dettagli certamente minuti, ma importanti nell'universo di un paese che costituiva ancora comunità. Ricordo quando nell'agosto del '74 registrai assieme a voi tanti canti popolari e ricordo anche la progettualità e le speranze che allora nutrivamo di un tempo diverso, di una Calabria diversa. Nonostante il nostro impegno, queste speranze non si sono realizzate e la società attuale sembra fortemente dominata da valori competitivi e predatori mentre il tessuto connettivo della nostra realtà è sempre più erosa da fenomeni di disgregazione che a volte sembrano irreversibili. Non è capace di opporsi a tutto questo un ceto politico prevalentemente mediocre, che tranne qualche eccezione si mostra più che altro interessato a perpetuare il proprio potere locale e la propria sopravvivenza politica. Mi rendo conto che questo può apparire una generica lamentazione di chi, anche per ragioni anagrafiche, è indotto a esaltare un'improbabile buon tempo antico, ma credo che nè l'età nè il timore di apparire patetico esaltatore del passato debbono appannare la lucidità del nostro sguardo sulla vita contemporanea o la veemenza della nostra denuncia. Riprendendo il titolo di un libro del nostro Corrado Alvaro, ripeterei che "il nostro tempo e la speranza", ne proporrei la modifica in: il nostro tempo è la speranza. Ribadisco cioè che dalla visione del qui e dell'ora può partire lo slancio per ritrovare ancora un impegno, una nuova speranza.
Il tuo libro, caro Amerigo Fiumara, può contribuire efficacemente a questo processo e perciò condivido con te l'opportunità di una sua nuova edizione.
Cordialmente
Luigi M. Lombardi Satriani