mercoledì 10 settembre 2014

Convegno Nazionale per la celebrazione del 50° anniversario del PSIUP
Bologna 10-10-2014


Caro Amerigo,
                 è terminato il mese di agosto e facendo seguito alla corrispondenza intercorsa ad integrazione delle 
   precedenti informazioni allego alla presente copia  del Patrocinio al convegno del Comune di Bologna e trascrivo qui di seguito una bozza (ad uso di lavoro) degli  interventi e delle testimonianze.
Proprio sulla base di quanto ci siamo scritto, e anche delle telefonate intercorse, assieme agli altri  componenti del comitato promotore siè ritenuto importante e significativo proporti di svolgere una breve testimonianza nel corso del convegno basata sulla tua esperienza di vita e di operatore culturale.
Come puoi leggere nella bozza che riporta l'elenco degli studiosi che interverranno e di coloro che svolgeranno una testimonianza nel corso della giornata del 10 ottobre, il numero di coloro che parleranno è rilevante e quindi scusaci se se il tempo  che avrai a disposizione sarà breve, ma, come ho scritto più sopra, consideriamo significativo ascoltare la tua esperienza.
Ti informo inoltre che siamo in ritardo nella  comunicazione verso istituzioni e organi di comunicazione: da oggi in poi faremo il possibile soprattutto online, e si conta sulla collaborazione dell'ufficio stampa del Comune di Bologna, delle Fondazioni Gramsci, Basso e  altri organismi che hanno aderito alla iniziativa. Aggiungo anche che lo scopo del convegno è anzitutto di studio di una vicenda politica, sulla quale  non si è riflettuto adeguatamente, quindi, se i risultati del convegno saranno positivi, si provvederà alla stampa degli atti.
Grazie ancora per la tua disponibilità ed invio cordiali saluti.
Learco
bozza
 CONVEGNO NAZIONALE- BOLOGNA VENERDI' 10 OTTOBRE 2014
IL PSIUP: LA COSTITUZIONE E LA PARABOLA DI UN PARTITO(1964-1972)
sala  CENTRO DI DOCUMENTAZIONE SULLA COOPERAZIONE E L'ECONOMIA SOCIALE(via Mentana 2)

ALDO AGOSTI: relazione introduttiva

Interventi (max. 20 minuti)
TITO MENZANI
TOMMASO NENCIONI
ANNA CELADIN
MARICA TOLOMELLI
FABRIZIO LORETO
MIRCO CARRATTIERI 
GIANCARLO MONINA

testimonianze(max. 15 minuti) 
ROBERTO SPECIALE
ANDREA MARGHERI
GIUSEPPE PUPILLO 
FAUSTO BERTINOTTI
AMERIGO FIUMARA



ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL DOTTOR AMERIGO FIUMARA
autore del libro :"IL PSIUP- FRANCAVILLA PRIMA E DOPO('50-79) 
  
  Gentile Dottor  Amerigo Fiumara ,
                                                                          premetto una breve presentazione prima di entrare in argomento: sono stato responsabile del PSIUP del Comprensorio di Imola e Vicesegretario della Federazione di Bologna, e La informo che assieme a Davide Bigalli e Paolo Nerozzi abbiamo costituito un Comitato promotore che, con risorse limitate, si è impegnato ad organizzare un convegno  nazionale sulle vicende del PSIUP, un partito che - come Lei sa - negli anni   della sua vita ebbe un ruolo significativo in alcuni passaggi-chiave  nel periodo del "lungo sessantotto". Il convegno - con la collaborazione della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna - si terrà venerdì 10 ottobre a Bologna presso la sala del
 "CENTRO ITALIANO DI DOCUMENTAZIONE SULLA COOPERAZIONE E L'ECONOMIA SOCIALE"
(80-100 posti),via Mentana 2. 
Il Comitato ha proposto al Professor Aldo Agosti- autore di un libro sulla storia del PSIUP( ed.Laterza)- di svolgere la relazione introduttiva,alla quale faranno seguito relazioni di studiosi e interventi di testimoni (15 minuti). 
Come spunti sono stati proposti:
1)LE RADICI POLITICHE DELL'ESPERIENZA DEL PSIUP;
2)IL PSIUP DI FRONTE AGLI SVILUPPI DEL CAPITALISMO ITALIANO;
3) LE PRESE DI POSIZIONE NELL'AMBITO INTERNAZIONALE;
4)IL RADICAMENTO DEL PSIUP NEL TERRITORIO ITALIANO;
5) LA COSTELLAZIONE DEL PSIUP(RIVISTE,GIORNALI LOCALI,ORGANIZZAZIONI CHE 
VI FACEVANO RIFERIMENTO).
Inoltre, si auspica che nel convegno risaltino i percorsi di vita e
  di energie di cui furono protagonisti tanti militanti del PSIUP,
come ci risulta da quanto Lei ha scritto nel Suo libro. Tenuto conto del risalto e della valorizzazione che Lei ha dato a quella vicenda, con la presente siamo cortesemente ad informarLa per avviare un ponte ideale che parte da cinquant'anni fa e trova corrispondenza anche nel comune lavoro di oggi. In attesa di cortese riscontro, a nome del Comitato promotore invio cordiali saluti. 
LEARCO ANDALO'

La Repubblica del 9-10-2014 
Il Vibonese del 4-10-2014

Il Quotidiano della Calabria del 5-10-2014

Amerigo Fiumara                                     

              IL FENOMENO P.S.I.U.P. A FRANCAVILLA ANGITOLA                                                                                             
                                            BOLOGNA 10/10/2014
  
   I compagni Andalò, Bigalli e Nerozzi,  perfetti organizzatori di questo bello evento celebrativo, mi hanno offerto il privilegio di testimoniare, da militante psiuppino prima e per aver raccontato poi, sull’esperienza del PSIUP nel mio paese: Francavilla Angitola, posto al centro della Calabria, che allora contava  3700 ab., ora ridotti alla metà.
   Abbiamo avuto lo stesso pensiero, senza conoscerci ed a 1000 km di distanza;        su mia iniziativa, infatti, il 5 Agosto scorso, alla presenza di un famoso antropologo, il Prof. Luigi Lombardi Satriani, già senatore per l’Ulivo col I° governo Prodi,  in una serata amarcord, patrocinata dal Comune, di cui è presente il Sindaco Avv. Antonella Bartucca, a Francavilla si è celebrato il 50° del PSIUP , a riconoscimento del grande ruolo che quel partito ha avuto nella crescita sociale, culturale e politica del Paese.
  Lombardi Satriani ha chiuso i lavori affermando: “una Comunità che non ha memoria del proprio passato non ha futuro”.
   Già nel 2010, appena in pensione, pensavo a questo evento e l’anno scorso ho pubblicato il racconto: IL PSIUP – Francavilla prima e dopo (’50-79), di cui avete ricevuto copia.
   La copertina è la mia prima tessera, omaggio a Dorino Russo che l’ha firmata.
   Avevo già organizzato nel 2011 un convegno a Vibo, per i 90 anni  del PCI, sul movimento socialista-comunista in Calabria, a cui hanno partecipato una novantina di compagni della provincia , trascinati dalla relazione accorata del compagno Peppino Lavorato, già Sindaco di Rosarno e Parlamentare comunista.
   Il libro non è in commercio; un militante, per come lo intendo io, paga sempre in prima persona; l’ho prodotto per farne omaggio a compaesani e compagni.
   Racconta di fatti accaduti in paese nel trentennio dalla mia nascita a quando sono andato via.  
Nel 1964 il PSIUP: un sisma che scuote gran parte della popolazione.
  Un Prof. di lettere, Dorino Russo, di cui vi porto il saluto, che l’anno prima con mio padre aveva fondato la sezione del PSI, in disaccordo col centrosinistra, aderisce al PSIUP ed appena aperta la Sezione, di circa 25 mq, una marea umana, dai bambini di 11 anni agli ultra settantenni, comincia a frequentare quel luogo, senza la necessità di aderire al partito, e lo fa dalle 8 del mattino alle 2 di notte; una vera rivoluzione poiché alle sezioni di DC, PCI, PSI, MSI, si poteva accedere solo se iscritti.
   La notevole affluenza non coglie impreparato il Segretario Russo, che ne interpreta le attese dei compaesani con diverse iniziative: bigliardino, TV, registratore, squadra di calcio, ed altro.
  Il PSIUP diviene così l’unico contenitore di spazi di libertà aperto a tutti, cosa mai esistita in un paese diviso in due rioni, uno abitato da braccianti, operai ed artigiani e l’altro da professionisti e piccoli imprenditori; anche i due bar erano frequentati separatamente dai diversi ceti sociali.
   Il PSIUP si trasforma in un centro di incontro: sociale, culturale, politico, sportivo, ove per la prima volta vengono demolite le barriere sociali e dove si costruisce una coscienza civica solidale e si acquisisce una formazione politica che consente a ben 3 generazioni contemporaneamente di esercitarla in assoluta libertà.
   Cambiano i comportamenti: “ci vediamo al PSIUP”, “che c’è stasera al PSIUP”.            
   Ma in quella sezione si faceva soprattutto politica militante con le tante riunioni alla presenza di dirigenti provinciali del Partito, si diffondeva Mondo Nuovo e si sostenevano le lotte dei lavoratori: degli operai edili che realizzavano l’autostrada, il doppio binario ed il lago Angitola, alle dipendenze di grandi imprese del nord,in occasione di alcuni licenziamenti poi rientrati, e dei braccianti agricoli contro i proprietari terrieri; in paese non v’è mai stata alcuna forma di caporalato.
   Inoltre il PSIUP, in assoluto silenzio, ha pagato il biglietto del treno a qualche emigrante francavillese che non aveva le possibilità e che si era rivolto al partito.
   Il PSIUP, superando i confini meramente partitici e politici, ha formato, temprato, stimolato ed esaltato mezzo paese, tante erano le persone che lo frequentavano;  nessuno ebbe mai a dire alcunché se non in bene.
   Anche oggi il mio racconto ha suscitato un benevolo sentimento in chi ha vissuto quella esperienza di vita ed anche la “curiosità” di quanti non erano ancora nati.
   L’ultimo Segretario, Michelino Condello, ha scritto: “ la sezione è stata una vera scuola di partito per i giovani”; il compagno di sempre, Franco Bonelli, ha definito il PSIUP di Francavilla “una vera poesia”.
   Il PSIUP traccia così un confine tra il prima ed il dopo, per le tante iniziative che ne seguirono; col PSIUP si rafforza il senso di una Comunità di per se già forte.
   Subito dopo, nel ’73, fondammo con altri due compagni il Centro Giovanile Popolare che, sulla scia del partito ormai dissolto, contribuì a dare ai quei giovani che lo frequentarono, l’opportunità di tramutare in “valore” ciò che prima appariva un peso : l’origine da civiltà contadina.
   Tra noi è presente un grande sarto internazionale che in quel Centro si formò uomo: Aldo Bonelli.
   Nel ’74 i giovani del Centro organizzarono la prima festa popolare, dopo una attenta ricerca, con canti, proverbi e filastrocche, mai più ripetuta.
   La nostra Comunità ha sempre cercato la libertà, economica e politica; questa è la chiave di lettura del mio racconto, che troverete in questa II edizione celebrativa del 50° del PSIUP.
   Nel dopoguerra il PSIUP ha dato il maggior contribuito in tal senso, ovvero ha liberato politicamente un Paese.
   Le Comunità sono la base di una società civile e vanno ricomposte attraverso un collante che oggi può essere la cultura e l’arte, per cui noi ci siamo inventata, a 50 anni dal PSIUP e 40 dalla festa popolare, la I manifestazione artistica del talento francavillese.
  Dopo la serata amarcord del 5 agosto, giorno 8  si è trasformato in una grande ribalta di artisti compaesani giunti da ogni parte d’Italia e del mondo, alcuni non tornavano da anni.
   La Comunità si è cementata nuovamente dimostrando di non essere circoscritta dentro i confini territoriali; peraltro noi comunisti siamo cosmopoliti per assunto.
   Dalla comunità, quindi, alla coscienza civica, alla libertà politica, alla militanza.
   I tre militanti Andalò, Bigalli e Nerozzi ci hanno fatto ritrovare, ma non deve finire qui, questa deve essere una ripartenza, perché ci accomuna un sincero sentimento fondato sui valori di libertà, uguaglianza e tolleranza, fatto non solo di ricordi ma anche di costante impegno militante.
  Noi qua siamo una comunità di compagni e NON in estinzione.
   E allora il PSIUP!  Un semplice grafico campanulare di Gauss o anche una METEORA che ha sfiorato e scosso il panorama politico del tempo che fu?
   Un partito provvisorio? Come dal bel libro di Agosti , che ho ricevuto in dono da un grande compagno, Gino Ruperto, autore della relazione introduttiva alla serata amarcord, o anche un PARTITO NECESSARIO, allora come lo sarebbe oggi?
Aggiungo più che necessario oggi che non esiste più  senso di partito.

   L’attesa di un popolo schiacciato ed appiattito è  sciogliersi dall’ibernazione e svegliarsi dal letargo, quindi, dalla piccola Francavilla alla grande Bologna, possiamo affermare:  il PSIUP non c’è più?  VIVA il PSIUP!






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