è terminato il mese di agosto e facendo seguito alla corrispondenza intercorsa ad integrazione delle
precedenti informazioni allego alla presente copia del Patrocinio al convegno del Comune di Bologna e trascrivo qui di seguito una bozza (ad uso di lavoro) degli interventi e delle testimonianze.
Proprio sulla base di quanto ci siamo scritto, e anche delle telefonate intercorse, assieme agli altri componenti del comitato promotore siè ritenuto importante e significativo proporti di svolgere una breve testimonianza nel corso del convegno basata sulla tua esperienza di vita e di operatore culturale.
Come puoi leggere nella bozza che riporta l'elenco degli studiosi che interverranno e di coloro che svolgeranno una testimonianza nel corso della giornata del 10 ottobre, il numero di coloro che parleranno è rilevante e quindi scusaci se se il tempo che avrai a disposizione sarà breve, ma, come ho scritto più sopra, consideriamo significativo ascoltare la tua esperienza.
Ti informo inoltre che siamo in ritardo nella comunicazione verso istituzioni e organi di comunicazione: da oggi in poi faremo il possibile soprattutto online, e si conta sulla collaborazione dell'ufficio stampa del Comune di Bologna, delle Fondazioni Gramsci, Basso e altri organismi che hanno aderito alla iniziativa. Aggiungo anche che lo scopo del convegno è anzitutto di studio di una vicenda politica, sulla quale non si è riflettuto adeguatamente, quindi, se i risultati del convegno saranno positivi, si provvederà alla stampa degli atti.
Grazie ancora per la tua disponibilità ed invio cordiali saluti.
Learco
bozza
CONVEGNO NAZIONALE- BOLOGNA VENERDI' 10 OTTOBRE 2014
IL PSIUP: LA COSTITUZIONE E LA PARABOLA DI UN PARTITO(1964-1972)
sala CENTRO DI DOCUMENTAZIONE SULLA COOPERAZIONE E L'ECONOMIA SOCIALE(via Mentana 2)
ALDO AGOSTI: relazione introduttiva
Interventi (max. 20 minuti)
TITO MENZANI
TOMMASO NENCIONI
ANNA CELADIN
MARICA TOLOMELLI
FABRIZIO LORETO
MIRCO CARRATTIERI
GIANCARLO MONINA
testimonianze(max. 15 minuti)
ROBERTO SPECIALE
ANDREA MARGHERI
GIUSEPPE PUPILLO
FAUSTO BERTINOTTI
AMERIGO FIUMARA
ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL DOTTOR AMERIGO FIUMARA
autore del libro :"IL PSIUP- FRANCAVILLA PRIMA E DOPO('50-79) Gentile Dottor Amerigo Fiumara ,
premetto una breve presentazione prima di entrare in argomento: sono stato responsabile del PSIUP del Comprensorio di Imola e Vicesegretario della Federazione di Bologna, e La informo che assieme a Davide Bigalli e Paolo Nerozzi abbiamo costituito un Comitato promotore che, con risorse limitate, si è impegnato ad organizzare un convegno nazionale sulle vicende del PSIUP, un partito che - come Lei sa - negli anni della sua vita ebbe un ruolo significativo in alcuni passaggi-chiave nel periodo del "lungo sessantotto". Il convegno - con la collaborazione della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna - si terrà venerdì 10 ottobre a Bologna presso la sala del
"CENTRO ITALIANO DI DOCUMENTAZIONE SULLA COOPERAZIONE E L'ECONOMIA SOCIALE" (80-100 posti),via Mentana 2. Il Comitato ha proposto al Professor Aldo Agosti- autore di un libro sulla storia del PSIUP( ed.Laterza)- di svolgere la relazione introduttiva,alla quale faranno seguito relazioni di studiosi e interventi di testimoni (15 minuti).
Come spunti sono stati proposti:
1)LE RADICI POLITICHE DELL'ESPERIENZA DEL PSIUP;2)IL PSIUP DI FRONTE AGLI SVILUPPI DEL CAPITALISMO ITALIANO;3) LE PRESE DI POSIZIONE NELL'AMBITO INTERNAZIONALE;4)IL RADICAMENTO DEL PSIUP NEL TERRITORIO ITALIANO;5) LA COSTELLAZIONE DEL PSIUP(RIVISTE,GIORNALI LOCALI,ORGANIZZAZIONI CHEVI FACEVANO RIFERIMENTO).Inoltre, si auspica che nel convegno risaltino i percorsi di vita e di energie di cui furono protagonisti tanti militanti del PSIUP, come ci risulta da quanto Lei ha scritto nel Suo libro. Tenuto conto del risalto e della valorizzazione che Lei ha dato a quella vicenda, con la presente siamo cortesemente ad informarLa per avviare un ponte ideale che parte da cinquant'anni fa e trova corrispondenza anche nel comune lavoro di oggi. In attesa di cortese riscontro, a nome del Comitato promotore invio cordiali saluti.
LEARCO ANDALO'
La Repubblica del 9-10-2014
Il Vibonese del 4-10-2014
Amerigo Fiumara
IL FENOMENO P.S.I.U.P. A
FRANCAVILLA ANGITOLA
BOLOGNA 10/10/2014
I compagni Andalò, Bigalli e Nerozzi, perfetti organizzatori di questo bello evento
celebrativo, mi hanno offerto il privilegio di testimoniare, da militante
psiuppino prima e per aver raccontato poi, sull’esperienza del PSIUP nel mio
paese: Francavilla Angitola, posto al centro della Calabria, che allora contava
3700 ab., ora ridotti alla metà.
Abbiamo avuto lo stesso pensiero, senza
conoscerci ed a 1000 km
di distanza; su mia
iniziativa, infatti, il 5 Agosto scorso, alla presenza di un famoso antropologo,
il Prof. Luigi Lombardi Satriani, già senatore per l’Ulivo col I° governo
Prodi, in una serata amarcord,
patrocinata dal Comune, di cui è presente il Sindaco Avv. Antonella Bartucca, a
Francavilla si è celebrato il 50° del PSIUP , a riconoscimento del grande ruolo
che quel partito ha avuto nella crescita sociale, culturale e politica del
Paese.
Lombardi Satriani ha chiuso i lavori
affermando: “una Comunità che non ha memoria del proprio passato non ha
futuro”.
Già nel 2010, appena in pensione, pensavo a
questo evento e l’anno scorso ho pubblicato il racconto: IL PSIUP – Francavilla
prima e dopo (’50-79), di cui avete ricevuto copia.
La copertina è la mia prima tessera, omaggio
a Dorino Russo che l’ha firmata.
Avevo già organizzato nel 2011 un convegno a
Vibo, per i 90 anni del PCI, sul
movimento socialista-comunista in Calabria, a cui hanno partecipato una
novantina di compagni della provincia , trascinati dalla relazione accorata del
compagno Peppino Lavorato, già Sindaco di Rosarno e Parlamentare comunista.
Il libro non è in commercio; un militante,
per come lo intendo io, paga sempre in prima persona; l’ho prodotto per farne
omaggio a compaesani e compagni.
Racconta di fatti accaduti in paese nel
trentennio dalla mia nascita a quando sono andato via.
Nel 1964 il
PSIUP: un sisma che scuote gran parte della popolazione.
Un Prof. di lettere, Dorino Russo, di cui vi
porto il saluto, che l’anno prima con mio padre aveva fondato la sezione del
PSI, in disaccordo col centrosinistra, aderisce al PSIUP ed appena aperta la Sezione , di circa 25 mq,
una marea umana, dai bambini di 11 anni agli ultra settantenni, comincia a
frequentare quel luogo, senza la necessità di aderire al partito, e lo fa dalle
8 del mattino alle 2 di notte; una vera rivoluzione poiché alle sezioni di DC,
PCI, PSI, MSI, si poteva accedere solo se iscritti.
La notevole affluenza non coglie impreparato
il Segretario Russo, che ne interpreta le attese dei compaesani con diverse
iniziative: bigliardino, TV, registratore, squadra di calcio, ed altro.
Il PSIUP diviene così l’unico contenitore di
spazi di libertà aperto a tutti, cosa mai esistita in un paese diviso in due
rioni, uno abitato da braccianti, operai ed artigiani e l’altro da professionisti
e piccoli imprenditori; anche i due bar erano frequentati separatamente dai
diversi ceti sociali.
Il
PSIUP si trasforma in un centro di incontro: sociale, culturale, politico,
sportivo, ove per la prima volta vengono demolite le barriere sociali e dove si
costruisce una coscienza civica solidale e si acquisisce una formazione
politica che consente a ben 3 generazioni contemporaneamente di esercitarla in
assoluta libertà.
Cambiano i comportamenti: “ci vediamo al PSIUP”,
“che c’è stasera al PSIUP”.
Ma in quella sezione si faceva soprattutto
politica militante con le tante riunioni alla presenza di dirigenti provinciali
del Partito, si diffondeva Mondo Nuovo e si sostenevano le lotte dei
lavoratori: degli operai edili che realizzavano l’autostrada, il doppio binario
ed il lago Angitola, alle dipendenze di grandi imprese del nord,in occasione di
alcuni licenziamenti poi rientrati, e dei braccianti agricoli contro i
proprietari terrieri; in paese non v’è mai stata alcuna forma di caporalato.
Inoltre il PSIUP, in assoluto silenzio, ha
pagato il biglietto del treno a qualche emigrante francavillese che non aveva
le possibilità e che si era rivolto al partito.
Il PSIUP, superando i confini meramente
partitici e politici, ha formato, temprato, stimolato ed esaltato mezzo paese,
tante erano le persone che lo frequentavano;
nessuno ebbe mai a dire alcunché se non in bene.
Anche oggi il mio racconto ha suscitato un
benevolo sentimento in chi ha vissuto quella esperienza di vita ed anche la
“curiosità” di quanti non erano ancora nati.
L’ultimo Segretario, Michelino Condello, ha
scritto: “ la sezione è stata una vera scuola di partito per i giovani”; il
compagno di sempre, Franco Bonelli, ha definito il PSIUP di Francavilla “una vera
poesia”.
Il PSIUP traccia così un confine tra il
prima ed il dopo, per le tante iniziative che ne seguirono; col PSIUP si
rafforza il senso di una Comunità di per se già forte.
Subito dopo, nel ’73, fondammo con altri due
compagni il Centro Giovanile Popolare che, sulla scia del partito ormai
dissolto, contribuì a dare ai quei giovani che lo frequentarono, l’opportunità
di tramutare in “valore” ciò che prima appariva un peso : l’origine da civiltà
contadina.
Tra noi è presente un grande sarto internazionale
che in quel Centro si formò uomo: Aldo Bonelli.
Nel ’74 i giovani del Centro organizzarono
la prima festa popolare, dopo una attenta ricerca, con canti, proverbi e
filastrocche, mai più ripetuta.
La nostra Comunità ha sempre cercato la
libertà, economica e politica; questa è la chiave di lettura del mio racconto,
che troverete in questa II edizione celebrativa del 50° del PSIUP.
Nel dopoguerra il PSIUP ha dato il maggior
contribuito in tal senso, ovvero ha liberato politicamente un Paese.
Le
Comunità sono la base di una società civile e vanno ricomposte attraverso un
collante che oggi può essere la cultura e l’arte, per cui noi ci siamo
inventata, a 50 anni dal PSIUP e 40 dalla festa popolare, la I manifestazione artistica del talento
francavillese.
Dopo la serata amarcord del 5 agosto, giorno
8 si è trasformato in una grande ribalta
di artisti compaesani giunti da ogni parte d’Italia e del mondo, alcuni non
tornavano da anni.
Dalla comunità, quindi, alla coscienza
civica, alla libertà politica, alla militanza.
I tre militanti
Andalò, Bigalli e Nerozzi ci hanno fatto ritrovare, ma non deve finire qui,
questa deve essere una ripartenza, perché ci accomuna un sincero sentimento fondato
sui valori di libertà, uguaglianza e tolleranza, fatto non solo di ricordi ma
anche di costante impegno militante.
Noi qua siamo una comunità di compagni e NON
in estinzione.
E allora il PSIUP! Un semplice grafico campanulare di Gauss o anche
una METEORA che ha sfiorato e scosso il panorama politico del tempo che fu?
Un partito provvisorio? Come dal bel libro
di Agosti , che ho ricevuto in dono da un grande compagno, Gino Ruperto, autore
della relazione introduttiva alla serata amarcord, o anche un PARTITO
NECESSARIO, allora come lo sarebbe oggi?
Aggiungo più
che necessario oggi che non esiste più senso di partito.
L’attesa di un popolo schiacciato ed appiattito
è sciogliersi dall’ibernazione e svegliarsi
dal letargo, quindi, dalla piccola Francavilla alla grande Bologna, possiamo
affermare: il PSIUP non c’è più? VIVA il PSIUP!
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